Basilica dell'Isola di San Giulio
Una sorta di diario eterno che spazia dagli inizi del XVI alla fine del XVII secolo: ecco come si può definire oggi la Basilica di San Giulio, situata sull’isoletta di San Giulio.
Oggi, a distanza di secoli, i graffiti lasciati dai monaci nella basilica di san Giulio, sull’omonima isola del lago d’Orta, sono diventati essi stessi piccole opere d’arte e richiamano curiosi e storici.
Le scritte, tutte rigorosamente sui vestiti e sugli sfondi degli affreschi, rispettando i volti dei santi, sono una specie di diario che riporta fatti, piccoli episodi di vicende locali, ma anche di rilevanza internazionale per i tempi. Esistono così le testimonianze più disparate: dalla povera ragazza di Borgomanero indemoniata sino a quel che si sapeva sulla Guerra dei Trent’anni
Il più antico di questi graffiti riporta che nei giorni 21,22 e 24 aprile del 1513 Impetuositas ventorum, pruina maxima, nix maxima (vento impetuoso, moltissima brina e neve).
Non mancano gli episodi divertenti: dal furto dei candelabri alle epigrafi funerarie di personaggi importanti, alle notizie inerenti periodi di pestilenze o di epidemie, per arrivare alle cronache degli eventi meteorologici con segnalazioni di abbondanza o penuria nei raccolti. Si scopre così che l’inverno del 1513 fu particolarmente nefasto per la Riviera d’ Orta e si prolungò sino ad aprile; così come dieci anni più tardi sull’isola si verificò una abbondante nevicata.
Questo celebre diario è stato scritto nei secoli, come un’opera eterna che non ha mai avuto fine. I magistri, anche dopo la loro morte, tramandavano questa importante eredità ai loro successori, come se la morte non fosse altro che un passaggio verso qualcosa di nuovo, nella più profonda accezione religiosa del cattolicesimo. Gli affreschi, seppur graffiati, venivano rispettati nella loro bellezza più autentica.
Come arrivarci
L’ unico modo per accedere all’isola è tramite battello o motoscafi che sono reperibili presso la Piazza Motta, la Piazza centrale di Orta, dove parte una barca ogni 5 minuti per l’Isola.
Informazioni tratte da::
Questo articolo è stato interamente preso da Il curiosone – Facebook
Il loro articolo ha il titolo “un diario vecchio secoli – i graffiti della Basilica di San Giulio”, voglio qui ringraziarli non solo perchè mi hanno permesso di riportare qui le loro parole, ma per tutte le ricerche che fanno per non lasciare che certe storie finiscano nel dimenticatoio!
Prenota subito la tua vacanza