Nel pase di Orta, nel golfo di Bagnera, è nascosta una piccola grotta umida, dove, un tempo si accedeva scendendo cinque gradini di pietra, e le pareti, nonché il pavimento, erano sempre bagnati perché le onde del lago arrivavano a lambirla.
Al centro della grotta, un pozzo si apre direttamente nel lago, e una leggenda vuole che fosse la soglia di un gelido inferno che si inabissava nelle profondità lacustri.
Verso la fine dell’Ottocento venne costruita sul promontorio una imponente e lussuosa villa, la famosa Villa Curioni-Mazzetti, e la grotta venne incorporata in una delle sue stanze, restando accessibile solo ai proprietari.
Si tratta del “Bus de l’Orchera”, la cui memoria si perde nei tempi lontani: l’aspetto più caratteristico della grotta è, infatti, quello delle leggende che la riguardano.
Si narra che ancora nel IV secolo il lago fosse infestato da draghi e serpenti, che san Giulio riuscì a far allontanare con l’aiuto divino. Ma uno di loro, il più grosso di tutti, chiamato appunto “orca” o “orchera”, trovò rifugio in questa cavità. Nel XVII secolo venne alla luce una gigantesca vertebra che fu attribuita all’orchera e trasportata sull’isola di San Giulia nella sacrestia della Basilica, dove è conservata.
Gli abitanti di Orta frequentavano liberamente questo posto, per rinfrescarsi nelle ore calde dell’estate, fino a quando il Conte Curioni, costruì la villa che tuttora include la grotta.
Come arrivarci
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Questo articolo è stato interamente preso da Il curiosone – Facebook
Il loro articolo ha il titolo “Bus dell’Orchera, il luogo più misterioso di Orta San Giulio”, voglio qui ringraziarli non solo perchè mi hanno permesso di riportare qui le loro parole, ma per tutte le ricerche che fanno per non lasciare che certe storie finiscano nel dimenticatoio!