1° tappa – PELLA

Prendete il battello e raggiungete la piazza di Pella, da lì alzate gli occhi e cercate il campanile, che svetterà alto sopra ogni casa. Potrete visitare la chiesa di Sant’Albino Vescovo, sul cui architrave potrete leggere la data di costruzione: 1591.

Dirigetevi verso il campanile, lì troverete un complesso che era un’antica cartiera chiamata “La Tesa” aperta già dalla prima metà del Diciottesimo Secolo. La fabbrica utilizzava quale forza motrice il fiume Pellino.

Il fabbricato era dotato di un’alta ciminiera, che disegnò il panorama di Pella fino al 1939 quando fu abbattuta. La carta che veniva prodotta era utilizzata per la stampa del giornale “Il Secolo”.

A pochi passi dall’ingresso della Cartiera, sulla destra, si trova un bellissimo ponte a schiena d’asino che reca la data del 1578 e l’iscrizione “Magrioha-ninusde rugis fecit”.

Passato il ponte, inizierete a salire verso Monte San Giulio, seguendo una mulattiera ripida. Arrivati in cima troverete un abitato e una fontanella dove potrete dissetarvi.

2° tappa – EGRO (3 km percorsi)

Si prosegue quindi per il sentiero pedonale verso Egro che porta a una zona picnic con tanti tavoli, ma nessuna panchina.

Si prosegue ancora fino alla chiesa di Egro, dedicata a San Camillo De Lellis, terminata nel 1636. Durante il conflitto franco-sabaudo di Milano la chiesa venne adibita ad ospedale.

Proseguite quindi verso la famosa croce di Egro, il primo tratto di strada fino alle antenne paraboliche è largo e comodo, ma l’ultimo pezzo (dal chiosco in ferro in poi) diventa stretto, ripido e anche pericoloso.

Se sarete impavidi, però, la vista che vi si aprirà davanti è unica. Tutto il lago da Omegna al lido di Gozzano. Un vero spettacolo!

Finalmente è finita la salita, che in questo primo tratto è stata impegnativa.

Tornate quindi dalla strada che avete salito in precedenza per proseguire verso l’oratorio di San Francesco d’Assisi, dalla quale parte una splendida mulattiera che porta a Grassona. Questa strada è tutta acciottolata e molto ben tenuta, è davvero piacevole percorrerla.

3° tappa – GRASSONA (6 km percorsi)

L’ultimo tratto purtroppo è asfaltato, ma sotto si riescono a vedere ancora i ciottoli. Si arriva quindi a Grassona dove troviamo l’ennesima chiesa del nostro percorso. Si prosegue quindi per vicolo Santa Lucia che è disseminato di cappellette con le descrizioni dei loro affreschi, fino ad arrivare ad un piccolo angolo che illustra le scoperte archeologiche locali.

Si sale lungo la strada asfaltata (troverete anche sentieri pedonali, ma non prendeteli perchè porteranno ad un altro percorso). La strada prosegue tornando pedonale e conduce alla Colma.

Alla chiesetta troverete una fontanella di acqua fresca.

4° tappa – RONCO SOPRA (8 km percorsi)

Ora si inizia scendere, prima si incontra l’abitato di Ronco Superiore che  oltre a qualche casale rurale, anche ben ristrutturato, c’è una chiesetta dedicata alla natività di Maria, dove c’è un tradizionale affresco di San Giulio che naviga sul suo mantello per liberare l’isola dai draghi.

La strada è un’altra mulattiera che serviva a collegare il Lago d’Orta alla Valsesia, è stretta e ripida e porta all’abitato di Ronco Sotto, dove troverete la chiesa dedicata a San Defendente, un soldato romano protettore contro la peste.

5° tappa – RONCO SOTTO (9 km percorsi)

Ronco Sotto è un piccolo paesino affacciato sul lago, un arrocco di case e niente più, ma ricchissimo di fascino. Purtroppo non è possibile percorrere una strada lungo il lago per tornare a Pella e sarete costretti a fare quella asfaltata che, seppur con pochissimo traffico, è sicuramente meno piacevole.

Noi non siamo professionisti nel settore delle escursioni e hiking.

Lo facciamo per passione e per offrire ai nostri ospiti qualcosa in più.

Utilizzando questo qrcode potrete scaricare la mappa direttamente sul vostro smartphone con i dettagli altimetrici. Al link c’è anche la possibilità di scaricare il percorso per il vostro navigatore, in diversi formati di file.

Altrimenti potete scaricare il pdf cliccando qui ma è meno preciso del qrcode perché non è possibile aumentare la dimensione della mappa.